sabato 24 gennaio 2015

L'hotel Le Meridien: la nostra prigione dorata

Alcune osservazioni sul nostro albergo "Le Meridien" di Libreville. Il gruppo africano di IXV lo ha ribattezzato all'unanimità una "prigione dorata", perchè dopo l'esperienza quotidiana del viaggio verso la stazione, e la visione di tutto quello che può offrire la città, quest'albergo rimane sempre uno dei posti più sicuri, più attrezzati e dove trovi sempre qualcuno che ti possa aiutare, soprattutto se si "oliano" un po' certi meccanismi. 

Da quando abbiamo dato una piccola mancia al cameriere del ristorante, adesso riusciamo a fare cena velocemente in mezz'oretta. La prima sera ci abbiamo messo circa 2 ore, dal tempo dell'ordinazione al servizio. Centento lui e contenti noi. Adesso ci offre gratuitamente anche la macedonia a fine pasto. 

Pur appartenendo ad una catena "di lusso" ed avendo un prezzo per notte elevatissimo, lo standard dell'hotel rimane sempre quello "africano": potrebbe essere paragonabile ad un 3 stelle  europeo, ma nonostante ciò non ci possiamo di certo lamentare. E' pulito, in camera funziona (quasi) tutto, il Wi-Fi è accettabile e anche se ogni tanto l'acqua della doccia non è proprio limpidissima ce ne faremo una ragione. Si chiude la bocca e vai....una bella rinfrescatina.

Una volta che sei dentro, diventa quasi impossibile uscirne: un rifugio dorato per il corpo e per l'anima  (a pagamento).

Questo non può che ispirare la L-18 "Launch Chronology Song": Hotel California, Eagles.

And I was thinking to myself
'This could be heaven or this could be Hell'
Last thing I remember, I was
Running for the door
I had to find the passage back to the place I was before
'Relax' said the night man,
'We are programmed to receive.
You can check out any time you like,
But you can never leave!



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