giovedì 12 febbraio 2015

La giornata più lunga

E' mezzanotte inoltrata e sono felicemente ritornato in albergo (quello di Libreville), dopo questa giornata indimenticabile e densa di emozioni.

Cominciamo dal principio. La scorsa notte, l'avventura più grande è stata sopravvivere all'hotel Bafadou, l'ostello di N'koltang di cui vi avevo parlato ieri. Alla fine l'interno della struttura si è rivelato essere peggiore dell'esterno. Pur tralasciando le fantastiche luci rosse  che lo facevano sembrare un bordello di periferia (sembrare?), devo dire che le condizioni igieniche erano davvero precarie. Il nostro Max ha dovuto avvolgere tutto nel domopack per rendere la stanza salubre e dormire tranquillo (dal telecomando dell'aria condizionata, al comodino, alla maniglia della porta).

Le foto dell'interno (e del bagno) ve le risparmio, come anche quella del buco nel soffitto. Vi dico solo che la mattina seguente il pavimento della stanza era tutto un brulicare di vita, proveniente dalla vicina giungla. Le sottili porte di legno e le grandi fessure tra gli stipiti hanno facilitato l'ingresso della fauna locale. Nonostante tutto, sopravviviamo. Doccia veloce e siamo pronti per raggiungere velocemente la stazione. Non troppo riposati, ma felici di dare inizio a questa giornata storica.



Si arriva dunque in stazione alle 04:00 del mattino, colazione, e poi via dal ricevitore di telemetria per gli ultimi check prima del lancio. Dobbiamo assicurarci che la soglia minima per l'aggangio al segnale di IXV sia rimasta inalterata. Attiviamo il link satellitare con Torino e siamo in contatto con l'MCC. Prima del lancio bisogna portare a termine due simulazioni di preparazione: tutto fila liscio e senza ostacoli da segnalare. Libreville è "GREEN", e lo sono anche tutte le altre Ground Stations.



Mentre il lancio di VEGA è sempre più vicino, alle 12:56:00 si ferma il countdown. Ci sono problemi a Kourou. Il lancio è momentaneamente sospeso. Dalla finestra della stazione, guardiamo con malinconia l'antenna che punta già verso la Guyana francese. Dovrà attendere l'arrivo di IXV ancora per un po'. Le sbarre ci fanno ricordare che saremo "prigionieri" qui dentro ancora per un bel po'.



Venti minuti dopo ci viene comunicata da Torino la nuova ora di lancio: 13:40:00. Resettiamo e ricalcoliamo tutti i contatori e siamo pronti a finire il countdown. Dal PC della stazione seguiamo VEGA in diretta TV. Grande emozione.....tra meno di 20 minuti tocca a noi seguire IXV che vola sulle nostre teste.

Alle 13:56:00 la stazione di Libreville (ed in particolare il personale CNES) riesce ad inseguire VEGA. La telemetria è buona, la traiettoria nominale, l'antenna si sta comportando a dovere. Noi di IXV dovremo aspettare ancora due minuti per salutare la nostra navicella: i trasmettitori infatti si accenderanno solo dopo 20 secondi dalla separazione (cioè da quando IXV si sepera dall'ultimo stadio del lanciatore). Il cuore batte a mille. E batte ancora più forte quando i due minuti sono passati ma alle 13:58:20 sul nostro ricevitore non vediamo assolutamente nulla. Zero segnale. IXV dove sei?

Panico anche sulle facce del CNES. 

Cala il silenzio in stazione. 

Sono accasciato a terra a guardare il ricevitore e non succede nulla. Passano altri 10-20 secondi e la situazione è sempre la stessa. Qualcosa non va. Altri 20 secondi e niente. Inizio ad allertare Max per prendere gli splitters che ci sonsentono di collegare i cavi dell'antenna direttamente al nostro ricevitore e bypassare tutto quello che ci sta in mezzo. Magari c'è un problema al distributore RF.

Nel frattempo Juan inizia ad urlare: SEPARATION! (se n'è accorto dalla lettura della telemetria di VEGA). Tiriamo un sospiro di sollievo. Dobbiamo ancora attendere 20 secondi e poi si compie fianalmente il "miracolo della radiofrequenza". Abbiamo il segnale di IXV, ed è anche bello forte. La telemetria arriva a Torino. Ho il cuore in gola e riesco a comunicare con Torino con difficoltà. 

La seperazione di IXV dal VEGA non è stata dunque nominale. Un minuto di ritardo. Ci sarà da capire perchè.

Mi ero preparato anche qualche frase "storica" da dire sul loop per immortalare questo momento, ma i neuroni hanno abbandonato il mio cervello dopo aver visto la lucina verde dell'aggancio sul ricevitore.

L'analizzatore di spettro ci conferma che va tutto bene. Vedete lo spettro di VEGA (prima riga a sinistra), e a seguire, le due linee seguenti sono le due frequenze a cui tramette IXV. Dopo circa 6 minuti salutiamo IXV e lo lasciamo nelle mani (o meglio all'antenna) di Malindi. Saranno i prossimi a seguire il "folle volo".

Ce l'abbiamo fatta!!! con difficoltà a tanto sudore ma è stato un grande successo!!


Da Torino ci comunicano che anche la stazione navale si è comportata benissimo. Bravi ragazzi! IXV ha toccato le acque dell'oceano pacifico e si prepara ad essere issato a bordo del NOS ARIES. Il "folle volo" volge ormai alla conclusione.

Ultimo step della giornata. Salvare tutti i preziosi log che abbiamo accumulato. La stazione di Libreville, da questo punto di vista, non è il massimo della modernità. I dati del "tracking receiver" dell'antenna devono essere sbobinati su carta, piegati e decifrati (con tanto di squadretta e righello). Altro che calcolatore elettronico e interfaccia grafica! 




Alle 20:00 si riparte per tornare in albergo. Dopo il Bafoudou, Le Meridien mi sembra davvero una reggia dorata. Juan ci abbandona immediatamente per collassare direttamente in stanza. Io, Max e Beppe abbiamo bisogno di un buon pasto e di una grande dose di alcool per far calmare i nervi. Davanti a una (meglio due) bottiglie di vino, ci raccontiamo le impressioni della giornata. Gli animi si calmano e si fa l'ora di andare a nanna.

Trovate qui sotto la lunga cronologia della giornata di oggi, firmata da tutti i protagonisti che a Libreville l'hanno resa possibile.
 

Foto ufficiali e non ufficiali di questa giornata:








Altre foto di tutti i team sparsi per il mondo le trovate qui.

Stasera festeggiamo con i Green Day: "Time of your life". Oggi è stato davvero tutto "unpredictable". E abbiamo davvero imparato tanto.
So make the best of this test, and don't ask why
It's not a question, but a lesson learned in time

It's something unpredictable, but in the end is right.
I hope you had the time of your life.

2 commenti:

  1. Grazie di averci raccontato tutto, Diego. E' stato bellissimo. E con tutti quanti dovremo ri-raccontarcela, ognuno dal suo punto di vista, quando sarete tornati tutti alla base. A presto.

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  2. Davvero bravi tutti, complimenti!
    E' stato emozionante per tutti qui, un'esperienza che ricorderemo a lungo.
    Un abbraccio, a presto
    Filomena

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